Per chi si affaccia al mondo Linux proveniendo da Windows una delle tante domande all’ordine del giorno è: “Come telefono con Linux?”, ovvero “C’è qualcosa di simile a Skype?”. La risposta è affermativa e a dire il vero ci sono più alternative (come in Windows del resto) ciascuna con i suoi pro e i suoi contro.
Vivendo all’estero i programmi VoIP (voice over IP) come Skype sono diventati una componente importante e irrinunciabile del mio sistema Linux (Ubuntu 8.04) e nell’ultimo anno ne ho provati alcuni. Prima di passarli brevemente in rassegna è bene tener presente che nel campo VoIP sono due gli standard riconosciuti che vanno per la maggiore: SIP e H.323. Il primo è più moderno e flessibile e raccoglie quindi maggiore attenzione. Un altra considerazione generale riguarda le chamate da PC a PC: sono sempre gratuite a prescindere dal programma utilizzato e non starò quindi a ripeterlo di volta in volta. Quello che generalmente si paga (attraverso l’acquisto di un credito con un principio non dissimile dalla normale ricarica per il cellulare) sono ovviamente le chiamate da PC a cellulare o numero di rete fissa.
Si Skype c’è anche per Linux e ovviamente è gratis. Installarlo è piuttosto semplice. Basta cliccare qui e scegliere il pacchetto adatto alla propria distribuzione. Per Ubuntu c’è un file .deb che basta scaricare e installare con un semplice doppio click. La versione disponibile al momento in cui scrivo è la 2.0.0.68. La grafica è leggermente diversa dalla versione per Windows ma va segnalato come dalla versione 2.x, anche per Linux sia disponibile il supporto video, probabilmenre il neo principale delle versioni precedenti.
Riquardo alla qualità dell’audio posso solo riportare la mia personale esperienza nelle telefonate tra PC e numero di rete fissa italiano: Skype è generalmente molto affidabile e la qualità audio più che soddisfacente. Sempre rimanendo in tema di caratteristiche positive, è noto come Skype rappresenti il più diffuso applicativo VoIP con milioni di utenti sparsi in tutto il mondo ed è molto probabile che vi ritroviate con amici o conoscenti tra essi.
I lati negativi di Skype sono, a mio parere, principalmente tre. Il primo è che non è open source. Il peso che si attribuisce a questo “difetto” varia da persona a persona ma è di circa un anno fa la notizia di una precedente versione di Skype “impegnata” in tentativi di accesso sospetti al file delle password (/etc/passwd) e al profilo utente di Firefox. Il punto è sempre lo stesso, fondati o infondati che siano i timori o i reali rischi di un comportamento sospetto, rimane il fatto che un progamma a codice sorgente chiuso può anche fare egregiamente il suo lavoro ma non ci è dato sapere né come lo fa, né se oltre al suo lavoro faccia anche altro. Il secondo difetto, che si riallaccia alla posizione predominante di Skype nel mercato VoIP, è la scelta di un protocollo proprietario al posto di uno standard aperto come SIP. Le conseguenze sono che la comunità Skype (dato, ripeto, il mancato supporto di uno standard aperto) rimane irraggiungibile (o almeno non direttamente raggiungibile) dall’esterno. In parole ancor più semplici, se utilizzate un qualsiasi altro programma di questa lista non potrete comunicare direttamente con un utente Skype. Altra consequenza: se utilizzate Skype e volete chiamare un fisso o un cellulare, il credito lo potere comprare solo da Skype e questo ci porta al terzo difetto. Se con gli applicativi che supportano SIP posso per esempio utilizzare un software e comprare il credito da un provider (che potrebbe non avere nessuna relazione con il software in questione) con Skype sono vincolato e mancando la concorrenza i suoi prezzi sono generalmente più alti di molti altri provider SIP.
Gizmo ha una grafica veramente accattivante anche se mi rendo conto della soggettività del giudizio.
Per installarlo, si può scaricare da qui il pacchetto per la propria distribuzione. Per Ubuntu ho scaricato e installato con un doppio click il pacchetto per Debian ma è disponibile anche il tarball ( file .tar.gz) che dovrebbe adattarsi a tutte le distribuzioni.
Gizmo offre tutte le funzioni che ci si aspetterebbe da un programma VoIP. A parte chiamate voce, è anche un instant messanger (supporta MSN, AIM, Yahoo e Jabber), ha il supporto video per l’utilizzo con web cam, sms e file sharing, è disponibile anche per alcuni cellulari e ha un occhio di riguardo per l’utilizzo in ambilo aziendale (concretizzatosi recentemente con l’uscita di una versione dedicata). Per certi versi possiamo dire che Gizmo rappresenta l’anello di congiunzione tra Skype e gli altri programmi open source di seguito elencati. Da una parte, seppur gratis, rimane a codice sorgente chiuso (si vedano tutte le considerazioni espresse a riguardo a proposito di Skype) dall’altra si apre allo standard SIP. Possiamo quindi utilizzare Gizmo e contattare utenti OpenWengo, Ekiga, ecc. e possiamo anche comprare il credito da un qualsiasi provider SIP. Gizmo gestisce anche account multipli, quindi possiamo avere più account ciascuno associato ad un diverso provider.
Con Ekiga (l’ex Gnome Meeting) entriamo nel mondo open source e manteniamo la compatibilità con SIP alla quale va ad aggiungersi il supporto per H.323. Ekiga è presente di default in Ubuntu ma a parte questa versione per Gnome ne esiste una anche in GTK. Pacchetti per altre distribuzioni Linux e codice sorgente sono comunque disponibili qui.
L’interfaccia grafica è gradevole a mio giudizio e le caratteristiche offerte dovrebbero coprire quasi ogni esigenza: chiamate voce, supporto video per web cam, istant messanger (con altri utenti SIP ma non supporta Yahoo, Jabber, MSN, ecc.), gestione di account SIP multipli e un’ottima documentazione ma la lista delle caratteristiche è lunga.
Se devo trovare qualche neo nel programma, direi che la configurazione di account non è particolarmente intuitiva (specie se raffrontata con altri programmi), non sono per esempio riuscito a configurare Ekiga per usare un account SIP Wengo (o meglio, l’ho configurato ma non riesco ad effettuare chamate).
WengoPhone è il prodotto del lavoro della OpenWengo community, una comunità di sviluppatori (in ambito VoIP) creata e supportata dal provider francese Wengo.
Per l’installazione rimando a un precedente post e mi limito a riepilogare brevemente le caratteristiche. WengoPhone è open source ed è basato su SIP, oltre alle normali chiamate voce, supporta conference call, video call, invio di SMS, trasferimento file, istant messanging (MSN, AIM/ICQ, Yahoo, Jabber), chiamate criptate (quella da pc a pc). WengoPone in sostanza è un prodotto maturo con una grafica elegante, piuttosto user-friendly per la configurazione e una discreta documentazione. Di default WengoPhone utilizza Wengo come SIP provider, le tariffe sono piuttosto buone per chiamate da PC a telefono ma dato il supporto SIP si può sempre decidere di utilizzare un diverso provider senza problemi.
Twinkle è stata la vera sorpresa. Semplice da utilizzare e intuitivo, Twinkle è gratis e open source con una grafica di tutto rispetto. Mi sono bastati due minuti per configurarlo con il mio account SIP di Wengo e funziona perfettamente.
Per l’installazione, gli utenti Ubuntu e Debian lo trovano già nel repository quindi basta una ricerca per nome con Synaptic o un
sudo apt-get install twinkle
da terminale. Sul sito sono disponibili comunque pacchetti .rpm e, per tutte la altre distribuzioni, c’è il tarball (file .tar.gz) con relative istruzioni su come installate Twinkle da sorgenti (prestate solo un pò di attenzione alle dipendenze in quest’ultimo caso). Twinkle offre anche alcuni bonus per chi utilizza KDE (non è il mio caso), come un’integrazione con KaddressBook, per tutti invece offre (uno dei pochi) una maggiore sicurezza attraverso il supporto per ZRTP/SRTP con la possibilità quindi di criptare le chiamate. Una lista completa delle caratteristiche di Twikle la trovate qua ma vi posso anticipare che troverete la maggior parte delle funzionalità che ci si aspetta da un programma VoIP con due eccezioni. La prima (e più importante) è il mancato supporto video (previsto comunque nella roadmap per le prossime versioni) e la seconda è un instant messaging limitato agli alti utenti SIP ma che non include supporto per MSN, Jabber, ecc. Ultima nota per le versioni, gli utenti Ubuntu (8.04) troveranno nel rerository la versione 1.1 che non è la più recente. Se siete impazienti di provare la versione 1.2 potete scaricare il pacchetto .deb dal sito o installarlo dei sorgenti. Trovate entrambi qui.
Anche Linphone è gratis, open source e supporta SIP. La grafica è forse più minimale e spartana rispetto ad altri.
Nonostante in Linphone si trovi il supporto video, supporto Ipv6 e molte altre caratteristiche degli altri applicativi VoIP, personalmente mi da l’impressione di un prodotto in crescita ma non ancora al livello delle altre alternative. In particolare la documentazione è piuttosto scarna e l’interfaccia non l’ho trovata tra le più intuitive. Per, l’installazione sotto Ubuntu troviamo Linphone 2.0.1 nel repository, per la versione più recente e per tutte le altre distribuzioni, si può installare Linphone direttamente dai sorgenti che trovate qua.
Kphone non l’ho veramente provato ma è un applicativo VoIP free e open source che supporta SIP per KDE. La grafica mi pare un pò minimale ma l’ho installato sotto Gnome. Supporta chiamate voce e video, instant messaging, possibilità di criptare le chiamate (SRTP) e altro. Rimando al sito per tutte le informazioni.
IHU (I Hear You) è un applicativo VoIP diverso da tutti i precedenti in quanto si prefigge scopi differenti. È free e open source e non supporta SIP, non per pigrizia ma perché lo scopo di IHU è semplicemente quello di creare uno stream audio tra due PC (con la possibilita per altro di criptare il traffico) in maniera semplice e diretta e con il fine di garantire le migliori performance audio possibili. Il concetto è ovviamente differente dai programmi precedenti, se volete chiamare un vostro caro amico a Mombasa sul suo numero di rete fissa, questo non è il programma giusto. Se, però, avete un amico dall’altra parte del mondo che usa un PC con IHU installato e vi scambiate i rispettivi indirizzi IP o DNS, allora potete comunicare direttamente seguendo un modello peer to peer. Per Ubuntu, IHU è nel repository ma non è la versione più recente, per tutte le distribuzioni comunque, sorgenti e documentazione sono disponibili qui. Ultima nota, IHU ha un interfaccia grafica molto spartana ma può anche essere utilizzato da terminale a riga di comando.
skype= voto 7
funziona “quasi” come la versione win
ekiga= voto 0
“registrazione in corso” perenne con account voipstunt e non sono l’unico con questo problema e nessuno
trova la soluzione
twinkle= voto 4,5
l’unico che si connette al sip ma la qualità audio e scarsa
(come da voto)
E con voip stunt raga?
esiste un semplice installer?
so usare soltanto windows e di ubuntu so poco niente, cerco di imparare…
registration succeeded (expires = 3600 seconds)
Quello sopra è il messaggio che appare nel campo display per l’applicazione Twinkle. Significa che dopo 3600 secondi ossia, un’ora, la registrazione decade e devo rifarne un’altra o rimettere la stessa? Ogni ora devo riattivarla?
Grazie per l’eventuale risposta.
🙂
ottimo articolo 😉